Interior Design

Come abbinare i colorI
Colori e Materiali, Interior Design

Abbinamento colori: consigli nell’arredamento di casa

Abbinamento colori: guida per scoprirne il corretto accostamento in casa.

Quanti di voi in procinto di arredare casa entrano in crisi al solo sentire le parole “abbinamento colori”? In effetti non è un’impresa semplice, anzi. Abbinare i colori non è uno scherzo e tutte le scelte che si fanno devono essere ben valutate. Entrano in gioco diversi fattori: il gusto personale, se la casa è di ampie dimensioni oppure un pochino più contenute per valutare l’effetto cromatico che un colore può creare. Inoltre anche l’applicazione di regole concrete di Interior che consentono di capire se l’abbinamento (arredo, colori e tipologia di stanza) è corretto oppure no.

Per tutti questi passaggi può esservi di grande aiuto la figura professionale di un Interior Designer, se per caso voi non sapete da che parte cominciare.

Un primo consiglio che mi sento di darvi è:

  • fate una ricerca approfondita sui social, salvate le immagini che più vi aggradano (non moltissime altrimenti vi confonderanno le idee e basta)
  • cominciate a guardare siti di aziende che producono mobili

Così inizierete a capire lo stile di arredamento verso il quale siete più propensi e i vostri gusti in merito ai colori. Nonostante ciò siete ancora indecisi sui colori da abbinare? Continuate a leggere l’articolo, qui potrete trovare suggerimenti che vi aiuteranno a fare chiarezza.

Abbinare i colori: la regola da seguire per la casa

Come scegliere le tonalità corrette da accostare? Quali risultano armoniose e rendono la stanza accogliente? Partiamo dal presupposto che ognuno identifica il colore in modo diverso ma soprattutto ciascuno ha gusti differenti. È tutto molto personale ma c’è una regola che aiuta almeno a capire quanti colori utilizzare.

come abbinare i colori
Cucina aperta sulla zona living. Colori legno, grigio, bianco

Abbinamento a tre

La regola del 60-30-10 la conoscete? Sono sicuro che molti di voi non l’avranno mai sentita. È una semplice regola che si applica non soltanto nel campo dell’interior e del design.

Nell’arredo di casa si consiglia di non usare più di tre colori. Ma questo abbinamento a tre come si può dosare in modo corretto? Con le proporzioni 60, 30, 10. Cioè in ordine: colore principale, colore secondario e colore d’accento.

Il colore principale deve occupare il 60% degli interni. È la tonalità utilizzata in modo prevalente nella casa (pareti, la maggior parte dei mobili, finestre). Solitamente sono toni neutri come il bianco, grigio e beige.

Il 30% è il colore secondario in contrasto con il colore principale in modo da creare un effetto di distacco, profondità e movimento.

E il restante 10% è il colore d’accento cioè quello “originale” utilizzato su tessili, accessori, decorazioni o oggettistica. Cattura l’attenzione e contrasta con i precedenti colori. Va utilizzato in piccole dosi per creare armonia nella stanza.

Abbinamento colori: quali scegliere per ogni locale

Quindi come scegliere i colori per ogni stanza? Colori caldi o freddi (per questo vi rimando al prossimo post)? Per prima cosa dovete osservare bene la vostra casa e prendere coscienza di quello che è: grande o piccola, luminosa o buia. Se vi ritrovate un appartamento con locali dove la luce naturale è poca, perché esposta a Nord, non vi converrà scegliere mobili, pavimenti o rivestimenti scuri. Le stanze vi sembreranno più piccole! Meglio procedere con arredi chiari che tendono ad amplificare lo spazio.

Abbinamenti colori cucina

La cucina è l’ambiente dove si trascorre il maggior tempo familiare: si crea, si cucina, si apparecchia e molto spesso ci studiano i bambini. Questa stanza è il luogo meno tranquillo di casa ed è ideale per osare con i colori! Via libera ai colori vivaci e accesi: giallo, rosso.

Se avete timore che il colore adottato nelle parti d’arredo vi stanchi presto, sbizzarritevi sulle pareti oppure con accessori decorativi: presine, cuscini, sedie, posate, strofinacci, vasi e quadri. Accostate a toni soft, le decorazioni con colori vivaci. Queste ultime non sono elementi fissi ma oggettistica che potete spostare a vostro piacimento ogni qualvolta vi sarete stancati.

accostamento colori
Arredo cucina con richiami del color blu balena dei pensili nelle sedie e accessori

Personalmente io prediligo l’arredo semplice, funzionale, elegante e con colori soft (bianco, beige, tortora). In una parola “contemporaneo”. Farei risaltare la stanza con colori su pareti, tappezzeria e quadri.

Colori casa: camera da letto

La camera da letto è il luogo dove ci si riposa quindi sono sconsigliati colori troppo accesi. Meglio optare per toni che favoriscano la tranquillità (beige, bianco, grigio chiaro, tortora chiaro, rosa chiaro, toni pastello del verde o verde salvia e azzurro), colori rilassanti e tenui. Sono invece sconsigliati i colori scuri come il nero, il viola o troppo forti come il rosso.

abbinamenti colori
Camera da letto sui toni del verde salvia – Fonte Pinterest

Colori per casa: zona living – Salotto

Il salotto è la zona dove accogliamo amici e parenti, guardiamo la TV e dove spesso giocano i bambini. Anche in questa stanza meglio non esagerare con toni accesi. Ideale sarebbe usare toni soft e neutri da accostare agli elementi decorativi colorati con tonalità più vivaci su tappeti, cuscini, tende e oggettistica varia.

combinazione colori

Bagno

Il bagno è il locale che per antonomasia richiama la pulizia e l’acqua. Quindi i colori base da scegliere saranno il bianco, i grigi chiari, gli azzurri, i legni naturali.

abbinare colori
Bagno ampio con piastrelle a tutta altezza sul tono del grigio chiaro accostate a bianco e legno

Come si abbinano i colori: mobili e pareti

Consiglio: se i mobili e i vari complementi sono particolarmente eccentrici e colorati, meglio optare per pareti dalle tonalità neutre (bianco, beige, tortora). Al contrario invece quando l’arredo è minimale con toni chiari si può giocare con il colore sulle pareti o abbellendo angoli di casa con la carta da parati.

Accostamento colori: il mio parere

Dopo tutto quello che vi ho spiegato una cosa però deve esservi chiara: non serve cambiare colori e tonalità in ogni locale della propria abitazione soprattutto se la casa è piccola. L’importante è mantenere sempre la coerenza, l’armonia e un filo logico conduttore nell’arredamento della casa e nell’abbinare i colori.

E voi che abbinamento colori avete scelto per la vostra casa? Seguitemi qui per i prossimi consigli!

Arch. Gianluca Fusi

Visual Merchandising
Interior Design, Stili di arredamento

Visual Merchandiser: la creatività diventa una professione

Visual Merchandiser: non solo progettista architettonico.

La passione per il mio lavoro e la voglia di apprendere sempre più nuove nozioni mi hanno spinto verso un ruolo lavorativo diverso in aggiunta a quello di architetto: il Visual Merchandiser. Sono principalmente un progettista architettonico, ma non soltanto quello.

Seguo personalmente ciascuna fase dei miei lavori: dal progetto alla direzione delle opere in cantiere, dalla scelta degli arredi fino ai complementi. E proprio questi ultimi sono importantissimi, perché danno carattere e personalità alle abitazioni.

La casa, secondo me, è un luogo esclusivo, speciale e per questo deve essere arredata con gusto. Le persone devono poter vivere in un luogo che le rappresenti. Ecco perché nessun dettaglio è lasciato al caso.

Negli ultimi anni si sente molto parlare di merchandiser come nuova figura professionale. Il lavoro di Visual Merchandiser si svolge all’interno di showroom, negozi, boutique ma trova anche largo impiego nell’ambito dell’arredamento.

La dote che necessariamente serve in tutti i settori è la creatività. Inoltre chi si occupa di Visual Merchandising deve avere uno spiccato gusto estetico. Senza quello non si va lontano. Ma il Visual Merchandiser cosa fa e chi è? Quali sono le tecniche di visual merchandising da mettere in atto e quali le competenze? Eccovi qui di seguito tutte le informazioni da applicare sia nel campo dell’arredo sia nei restanti.

Visual Merchandiser cosa fa

Innanzitutto specifico chi è il Visual Merchandiser. È una figura in grado di soddisfare i desideri e aspettative dei clienti. Vi chiederete ma il Visual Merchandiser cosa fa nello specifico? Deve allestire la merce (all’interno di negozi) o complementi d’arredo (per quanto riguarda showroom di arredamento o abitazioni private) creando un ambiente accogliente ed emozionale. Soprattutto deve essere capace di comunicare emozioni (nei negozi in modo particolare deve facilitare la vendita dei prodotti esposti) attraverso la corretta collocazione di luci, colori e accessori vari.

Il Visual Merchandiser, attraverso il giusto allestimento, ha il compito di valorizzare al meglio sia negozi di vario genere sia abitazioni private. Proprio nelle case, poi, ci sono sempre aspetti decorativi: questi hanno la funzione di riempire la casa di calore e di vita.

tecniche di Visual Merchandiser
Zona living con accessori sui toni del grigio

Visual Merchandiser: le competenze

Come vi spiegavo nel paragrafo precedente gli oggetti, l’arredo o un prodotto sono disposti in sintonia con il sistema d’illuminazione e con l’ambiente circostante questo grazie al gusto personale e allo stile del Visual Merchandiser. Nulla è improvvisato! Chi svolge questa mansione lavorativa è formato sulla comunicazione visiva, sulle tecniche di allestimento e marketing.

Per svolgere questo tipo di mansione sono necessarie delle competenze specifiche. Senza dubbio questa figura deve avere una spiccata creatività, sensibilità e immaginazione per vedere proiettato nella sua testa già il lavoro ultimato. In qualsiasi campo si trovi ad applicare le sue competenze (arredamento, moda, abbigliamento etc etc) deve essere preparato, al passo con le tendenze e le mode del momento e condire tutto ciò con sana passione. Quello è il motore che muove tutto il resto.

Altri requisiti fondamentali sono sicuramente: avere una buona dose organizzativa, capacità manuali ed essere aperti all’ispirazione (questa può provenire da qualsiasi parte!).

Visual Merchandiser: il mio parere

Ogni progetto è per me unico. Funzionalità, bellezza e sostenibilità sono i tre aggettivi, il filo conduttore, che applico in ciascun lavoro. Ma la casa al tempo stesso è narrazione, non solo funzionalità, quindi deve contenere una storia da raccontare. Un altro aspetto importante da sapere: la casa è un viaggio calato dentro la quotidianità della vita e quindi sempre work in progress! Di tutti questi aspetti il Visual Merchandiser deve tenere conto per il suo lavoro.

Io come sempre accolgo con entusiasmo le novità quindi, come non farlo in questa nuova sfida professionale che mi vede lavorare come Visual Merchandiser? Eravate a conoscenza di questa figura professionale?

Arch. Gianluca Fusi